Prova Icom 706 MKIIG contro Yaesu FT-100D

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PROLOGO

Perché ho scritto questo articolo e stilato questa piccola scheda di confronto
tra i due apparati ?

Quando ho deciso di comprare un quadribanda di dimensione ridotte, mi sono trovato davanti alla terribile decisione di sceglierne UNO tra l'Icom 706MKIIG e lo Yaesu FT-100D, quali migliori rappresentanti della categoria.
Il dubbio è sorto quasi 1 anno e mezzo fa, quando lo Yaesu FT-100D era ancora in produzione.
A quel punto ho cominciato (come prassi) a cercare notizie in Internet, a leggere recensioni e commenti dei radioamatori, oltre ovviamente a chiedere agli amici OM possessori di tali apparati.
Naturalmente, questa raccolta d'informazioni, invece di chiarirmi le idee, mi ha gettato nello sconforto e nell'indecisione più totale.
Navigavo tra le funzionalità in più di uno e quelle in meno dell'altro e viceversa, senza contare i pareri (ovviamente) discordanti delle voci ascoltate.
Nonostante escludessi i commenti degli OM (amici e non) palesemente portatori della bandiera SOLO Yaesu o SOLO Icom, le voci rimanevano comunque discordanti.
Penso che anche molti altri OM si siano trovati nella mia situazione e molti si troveranno ancora davanti a questo bivio, per questo, ho deciso di scrivere questa piccola guida alla scelta dell'apparato corretto.
Naturalmente non pretendo di presentarmi come l'oracolo ma solo di fornire un piccolo aiuto a smuovere la potenziale indecisione, fornendo l'opinione ed il racconto di una “prova su strada” di chi, come me, ha la fortuna di possederli entrambi.

COM'E' ANDATA

Tanto per togliere la curiosità al lettore, alla fine di un mese da panico, decisi di acquistare un Icom 706MKIIG.
Perchè è il migliore dei due, direte voi.....
NO, dico io.
Perché è la migliore occasione che mi si è presentata come usato ben tenuto (Grazie Luca !), oserei dire “intonso” ed al prezzo di un “mattone”, cosi' come il venditore ha definito la sua offerta all'epoca dell'acquisto. (HI!)


E l'FT-100D ?

Lo Yaesu FT-100D, l'ho acquistato circa 6 mesi fa. E' stata un'altra occasione a cui non si poteva dire di no. Non mi interessava un altro quadribanda veicolare, essendo già possessore del 706MKIIG, pero' mi sono sempre concesso il beneficio del dubbio sulla scelta fatta a suo tempo.
Essendo il prezzo vantaggioso a causa dell'acquisto di uno stock di apparati, ho pensato di comprarlo, un po' perché effettivamente mi mancava una radio ed un po' perché volevo togliermi il famoso dubbio (confesso, è stato anche perché esteticamente il 100D mi piaceva di più e le Yaesu le ho sempre avute nel cuore).

RIMOZIONE DEL DUBBIO

Tolto il “dubbio”, tolto il dolore !
Ho tenuto entrambi gli apparati uno di fianco all'altro per oltre 6 mesi, testandoli in ascolto ed in trasmissione, su tutte le bande.
Ho valutato anche la comodità e la semplicità di utilizzo delle due radio, oltre all'ergonomia dei comandi e l'aspetto estetico (quest'ultimo poco importa ai fini del nostro hobby, ma anche l'occhio...)


LA PROVA

Siamo di fronte a due ottime radio, nulla da dire, ma credo che questa non sia una sorpresa per nessuno. Aldilà di quello che si possa pensare e soprattutto di quello che possono pensare gli OM che hanno solo UNO dei due apparati, le prestazioni dell'uno sono perfettamente in linea con quelle dell'altro.
Intendo dire che durante l'utilizzo di trasmissione e ricezione, al solo scopo di parlare ed effettuare QSO, sono praticamente uguali come resa.
So già che dopo queste affermazioni riceverò' sicuramente commenti ed email che sostengono la bontà dell'uno a scapito dell'altro, ma così è, dopo oltre 6 mesi di utilizzo serrato.
Le condizioni di prova ovviamente erano le medesime, stesso impianto, stessa antenna, stessi segnali per le prova di RX.
Per le prova di RX, ho valutato la qualità del segnale, la forza con la quale veniva misurato sugli s-meter degli apparati e la possibilità di ascoltare bene o meno i segnali distanti e deboli (con e senza DSP).
Per le prova di TX, ho valutato solo l'intensità del segnale emesso a pari potenza e la qualità della modulazione espressa nei rapporti degli OM collegati, con i microfoni palmari di serie.
In poche parole, nessuna strumentazione sofisticata per le misurazioni, solo orecchie e voce..... le mie e quelle degli OM collegati (le condizioni di utilizzo di chiunque quindi...). Le prove in RX le ho fatte da solo, le prove di TX con il collega IK2-SAM, dato che io ho “solo” la patente speciale ed in HF mi sono avvalso del suo aiuto.

 

RISULTATI

Bande HF e 6M

Come ho già detto, in linea di massima la sensibilità e la forza con la quale vengono ricevuti i segnali è pressoché uguale per entrambi gli apparati.
Esempio: un segnale ricevuto a S6 sull'Icom veniva ricevuto a S6 anche sullo Yaesu. Ovviamente l'Icom veniva utilizzato con il “pre-amplificatore” spento, altrimenti si guadagnavano circa 2-3 punti di segnale nella quasi totalità dei casi.
Devo riportare che qualche volta sono riuscito ad ascoltare alcuni segnali con lo Yaesu che con l'Icom non sentivo, a meno che non accendessi il pre-amplificatore. In particolare, sui 40 metri, lo Yaesu mi sembra un po' più sensibile e che si comporti un po' meglio del 706MKIIG.

Lo Yaesu è anche più selettivo e soffre meno del fenomeno di intermodulazione, rispetto all'Icom che sui 40 metri e sui 20 metri soffre non poco di intermodulazione, restando comunque utilizzabile in toto ed efficace nei collegamenti.


Bande VHF e UHF

Prima dell'acquisto dell'Icom, diversi OM mi avevano riferito che l'Icom risultava sordo rispetto allo Yaesu, sulle banda VHF-UHF. Dopo averli provati, posso dire che anche qui sono alla pari.
Devo dire che entrambi offrono il loro meglio nelle bande HF e 6M, piuttosto che in VHF e UHF, ma si sono comportati degnamente al punto da poter tranquillamente rivaleggiare con un normale apparato duo o bibanda.
Rispetto ad un normale duo-bibanda, gli s-meter dei due apparati risultano essere più duri e meno generosi.
In particolare lo Yaesu in VHF ed in UHF è veramente restio a regalare un fondo scala (9+60 Db), bisogna che il segnale sia veramente forte e vicino, al contrario dei bibanda di ultima generazione che segnalano i fondo scala con estrema facilità. Posso concludere dicendo che sono radio pensate per lavorare in HF e 6M dove danno il meglio, bande alle quali sono state aggiunte le VHF e UHF a corredo, per completare l'apparato e per offrire qualcosa di diverso sul mercato.
Entrambi gli apparati offrono l'ARTS (sistema automatico di attivazione dello shift per i ponti), i sub-toni in entrata ed in uscita, la funzionalità di reverse (per l'ascolto sull'entrata dei ponti), lo shift dei ponti programmabile (l'ammontare di Mhz/khz dello spostamento in più o meno), il tono a 1750 hz e sono capaci di memorizzare all'interno di una singola memoria tutte queste informazioni.

 

Modulazione

La qualità della modulazione (per gli stessi OM collegati, passando da un apparato all'altro) è a favore dell'Icom che ha sempre presentato una modulazione forte, chiara e completa della gamma dei toni vocali.
La modulazione dello Yaesu è comunque forte, ma tendente al cupo e leggermente appiattita nella gamma dei toni vocali presentati.

I compressori in SSB offerti dai due apparati si sono dimostrati entrambi efficaci.

 

Utilizzo

Entrambi gli apparati offrono alta tecnologia allo stato puro, offrono tutte le funzionalità disponibili negli apparati di ultima generazione, culminando nel DSP integrato di serie.

Esteticamente :

  • lo Yaesu punta sulle linee arrotondate e sull'armonia tra il design ed i comandi del RTX, a scapito di un display non sempre leggibile per tutte le informazioni, tasti non illuminati e molto ravvicinati ed una manopola del VFO che funziona “quasi” come una manopola del VFO. E' sicuramente più bello ed elegante da vedere, la luce azzurra del display è molto luminosa e non infastidisce né gli occhi né l'ambiente in cui viene inserito l'RTX.

  • L'Icom presenta un frontalino decisamente squadrato, offrendo un display di dimensione generose e facilmente leggibile in tutte le sue informazioni, una manopola VFO degna di tale nome ed i tasti sono ben distanziati tra loro facilitandone l'uso ed evitando il rischio di premerne due contemporaneamente o uno solo..... ma quello sbagliato. Decisamente più funzionale, ma la bellezza del suo design lascia molto a desiderare, non è il suo forte.

Lo Yaesu è più bello, l'Icom più comodo, nulla da eccepire.

Naturalmente, chi è abituato ai comandi ed ai menù Yaesu o Icom, potrebbe avere da ridire. L'affermazione fatta, vale in linea di massima.

Comandi e menù

Yaesu.

Lo Yaesu presenta un singolo menù di 63 voci, all'interno delle quali è possibile modificare tutte le configurazioni della radio, dalla potenza in uscita allo shift per i ponti, dal guadagno microfonico alla luminosità del display. Non è comodissimo a dire la verità, dato che non ti permette di avere sottomano alcune funzioni che spesso servono di frequente, anche se è stato studiato piuttosto bene e sono poche quelle di cui “veramente” non si può fare a meno di averle a portata di dita. Questo menù si raggiunge tenendo premuto il tasto “FUNC” per più di un secondo.
Le funzioni di uso più frequente sono visualizzate in una piccola barra nella parte bassa del display, sotto la frequenza, sono presenti 4 voci selezionabili direttamente dai tasti A-B-C-D posti proprio sotto le scritte della funzione offerta. Premendo rapidamente il tasto “FUNC” si può ciclare tra 8 gruppi di funzioni disponibili. Tra queste abbiamo l'attivazione dello shift dei ponti, la presenza del subtono, il reverse, i filtri, l'utilissimo DSP, la gestione del doppio-vfo ecc.
Alcune di queste funzioni servono come scorciatoie per il menù esteso da 63 voci, ad esempio è possibile attivare l'utilizzo del subtono premendo rapidamente il tasto A, per poi tenerlo premuto e selezionare il sub-tono da utilizzare dalla relativa voce del menù esteso.
Lo Yaesu ha anche un tasto dedicato per attivare e configurare il DSP in modo diretto senza passare dal menù, una scelta sicuramente intelligente ed utile per i Dxers che vogliono intervenire in tempo reale su un segnale non ben ascoltato.
Opportunamente impostato e dopo aver preso un po' confidenza, risulta meno ostico di quello che sembra ad un primo impatto, specialmente dopo essersi abituato alla comodità del 706MKIIG.
Esiste anche una combinazione di tasti da premere durante l'accensione dell'apparato che da accesso ad un menù nascosto, di fatto vengono raddoppiate le voci disponibili nel menù esteso, dal quale è possibile cambiare l'impostazione di destinazione della radio (Europa, Usa, Asia..... ecc) o addirittura tarare la sensibilità dello s-meter riparando alla sua avarizia.

 

Icom

L'Icom utilizza lo stesso sistema dello Yaesu con 4 tasti e altrettante voci nella parte bassa del display, ma queste sono state suddivise in 3 gruppi (M-S-G) che idealmente raggruppando altri 4 gruppi (M1-M4, S1-S4, G1-G4) che offrono 4 funzioni l'uno, per un totale di 12 direttamente accessibili.
Il gruppo M prevede la gestione dei due VFO, le memorie, e le funzionalità per i ponti. Il gruppo S la gestione delle bande operative e le funzionalità ad esse legate, tra le quali l'utilizzo del DSP. Il gruppo G è un raggruppamento di funzioni di utilizzo più raro, ci sono di fatto i due analizzatori di spettro, il nome alfanumerico associato alla frequenza in memoria e la possibilità di fare reverse vedendo la frequenza d'uscita nel basso del display.
Premendo per più di un secondo il tasto “Display” si accede ad un menù di circa 10 voci dal quale è possibile impostare la potenza di uscita, il subtono da utilizzare, il guadagno microfonico ecc. Quest'ultimo è l'equivalente del menù esteso da 63 voci dello Yaesu.
Al contrario dello Yaesu il DSP non è direttamente accessibile, quindi i Dxers più incalliti dovrebbero lasciare il menù S4 in bella vista nella parte bassa del display, per poter operare velocemente sui segnali ascoltati.
Esiste anche un menù di configurazione generale della radio, al quale si accede tenendo premuto il tasto “Lock” durante l'accensione dell'apparato, da qui è possibile configurare la luminosità del display, la lingua utilizzata dall'unità vocale (English/Japanese), l'esistenza o meno di filtri installati e quali (già, non vengono rilevati automaticamente come nello Yaesu, ma vanno configurati manualmente) ed altro ancora.
Per uscire da questo menù è necessario spegnere e riaccendere l'apparato ad operazione terminate.

 

Quale dei due ?

Questa è la risposta più difficile da dare, ma è quello cerco di fare attraverso questo scritto ed è quella che avrei voluto avere un anno e mezzo fa.
Teniamo presente che bisogna sempre far prevalere le proprie sensazioni od il proprio gusto, oltre alla propria passione per una marca o per l'altra e soprattutto alla affinità che si ha con le radio di quest'ultime (utilizzo dei menù, voci e nomi utilizzati per le funzioni).
Se si hanno sempre avuti Icom o ci trova meglio con gli Icom, il 706MKIIG sarà da tenere in maggior considerazione nel prossimo confronto finale della tabella comparativa, se si hanno sempre avuti Yaesu, ovviamente è il 100-D la radio a cui dare qualche punto in più.
Dall'utilizzo e dall'esperienza che ho fatto con queste due radio, posso segnalare che lo Yaesu si adatta meglio ad un utilizzo mobile mentre l'Icom è più adatto ad un utilizzo nello shack del QTH.
Nell'utilizzo in mobile dello Yaesu, l'unica nota negativa e che per altro stona con la sua spiccata vocazione, è la mancanza dell'illuminazione dei tasti, la quale rende difficoltoso l'uso serale del RTX (specialmente in movimento).
Lo Yaesu offre a corredo nella propria linea anche un antenna (ATAS-100/120), che si auto-accorda sulla frequenza utilizzata semplicemente premendo un tasto sull'apparato senza l'ausilio di accordatore o altre linee elettriche, dato che usa solo il cavo coassiale che porta all'antenna. L'accoppiata 100D-ATAS nell'utilizzo mobile è eccezionale e non è offerta dalla Icom.
Per usare l'Icom in mobile, bisogna avere un antenna multibanda ben tarata, oppure usare l'accordatore automatico AT-180 (HF+6M).
Anche lo Yaesu dispone di un accordatore automatico, l'FC-20, che funziona bene ma non quanto l'AT-180 dell'Icom.
L'AT-180 inoltre “fa molto linea” con il 706, ricordandone dimensione e colore, mentre l'FC-20 con il 100-D non centra proprio nulla, essendo molto più grande e sgraziato.
Quest'ultimo motivo, per quanto futile, sottolinea insieme a quello successivo quanto l'Icom sia più adatto ad un utilizzo fisso.
L'Icom mette a disposizione del 706, dalla sua produzione, un ampia gamma di microfoni da tavolo amplificati (SM-6-8-20), mentre la Yaesu offre un paio di microfoni da tavolo NON amplificati.

Per un utilizzo più mobile e qualche volta in fisso : 100D

Per un utilizzo più fisso e qualche volta in mobile : 706MKIIG

 

Infine, vi lascio ad un freddo confronto tra Pro e Contro in funzionalità, caratteristiche ed accessori tra i due RTX.
Quest'ultima tabella dovrebbe direzionare in modo definitivo verso uno dei due apparati, a seconda delle proprie preferenze o gusto nell'utilizzo che si fa del RTX e delle caratteristiche offerte.
Chi gradisce il DSP, chi vuole una radio che “fa linea” con i suo accessori, chi la vuole con i filtri, chi la vuole con i NOMI nelle memorie, chi la vuole bella, chi illuminata, chi larga in frequenza..... e chi no.
Ho aggiunto una piccola nota conclusiva segnalando alcune caratteristiche che gli apparati hanno in comune.

 

Buon pro vi faccia e buona scelta.

 

PRO E CONTRO – 706MKIIG Vs. FT-100D

 

I “contro” di un apparato sono evidenziati come tali, quando il concorrente diretto presenta quella voce sotto la categoria Pro. Le voci sotto elencate non sono da considerare come una preferenza personale dello scrivente e non dovrebbe essere considerate come pro o contro generali di un apparato RTX, ma sono SOLO da relazionare al confronto tra le due radio concorrenti. Ho evidenziato in grassetto quelle caratteristiche che ritengo più importanti e più pesanti nelle differenze.

 

FT-100D * Pro

 

  • Rosmetro funzionante in tutte le bande

  • Attenuatore integrato

  • RX estesa (0-960 Mhz)

  • 200 Memorie divise in 4 banchi (no alfanumeriche)

  • DSP Integrato

  • Cristallo ad alta stabilità di serie

  • Filtro stretto CW integrato

 

FT-100D * Contro

 

  • Display di dimensione ridotta (ben leggibile la frequenza)

  • Mancanza di illuminazione dei tasti

  • Mancanza preamplificatore integrato

  • Mancanza di memorie Alfanumeriche

  • Nessun tipo di analizzatore

  • Ventole rumorose

 

706MKIIG -Pro

 

  • Illuminazione completa a due livelli

  • Ampio display ben leggibile

  • Preamplificatore integrato

  • Attenuatore integrato

  • 99 Memorie alfanumeriche (9 caratteri)

  • Analizzatore di spettro integrato

  • Analizzatore di r.o.s integrato (Solo HF e 6M)

  • DSP Integrato

  • Ventole meno rumorose

 

706MKIIG - Contro

 

  • Rosmetro funzionante solo in HF e 6M

  • RX Ristretta (0-200 e 400-470 Mhz)

  • Cristallo ad alta stabilità opzionale

  • Filtro stretto CW opzionale

  • Eccessivo surriscaldamento

 

 

Note per entrambi gli apparati :

 

  • Potenza (100W HF – 100W 6M – 50W VHF – 20W UHF)

  • Tutti i modi di emissione disponibili

  • Frontalino staccabile dal corpo radio

  • Kit frontalino opzionale

  • Filtro stretto AM opzionale

  • Filtro stretto SSB opzionale

 



Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino a qui, spero vi sia stato utile, saluti e 73 de IW2-NOY.
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